Giovanni Fanelli, quando un vecchio guantone fa nascere la passione per il baseball

Da bambino trovò quello del nonno in cantina
LEGNANO – Un vecchio guantone da baseball trovato in cantina. Anche questo può far nascere la passione per lo sport del “batti e corri”. È quello che è capitato da bambino a Giovanni Fanelli, diciassettenne giocatore del Kemind Legnano Baseball: “Nella cantina della casa di montagna io e mio papà abbiamo trovato il guantone di mio nonno e ho voluto sapere di tutto. Ho provato subito a giocare per due o tre anni, poi sono passato al calcio e al tennis prima di tornare al baseball definivamente, sette anni fa“.

Fanelli è al suo primo anno nella Serie C biancorossa: “Sono andato a Senago ma ero giovanissimo, tutti avevano molta esperienza, è stata dura. A Legnano quest’anno sapevo che cosa aspettarmi e sta andando molto meglio, sono stato accolto a braccia aperte da una squadra molto più competitiva. Mi trovo molto bene anche se non mi aspettavo di essere titolare. I risultati si vedono comunque. Mi sto impegnando tantissimo e ora puntiamo a playoff e promozione in serie B“.

Un impegno che Giovanni ha mantenuto alto anche nei mesi di “quarantena forzata” dovuta al Covid: “Per fortuna abbiamo un parchetto nel condominio in cui vivo e sul balcone mio papà ha costruito pure una gabbia di battuta. In questi mesi non ho fatto quindi solo addominali“.

La passione per il baseball giovane giocatore del Kemind Legnano non si limita ad allenamenti e gare: “Seguo la Mlb e in particolare tifo per i Chicago Cubs. Il mio giocatore preferito è Anthony Rizzo, si può dire che mi ispiro a lui come prima base. Voglio arrivare più in alto possibile, ma passo dopo passo” .
