Approvata riforma dello sport, Sibilia: “Un duro colpo al calcio di base”

Il mondo dello sport è però contrario

ROMA – Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, venerdì 26 febbraio, i cinque decreti legislativi che danno il via alla riforma dello sport. La decisione è arrivata sul filo di lana, a due giorni dal termine ultimo per la loro approvazione. Si tratta di fatto di una continuità di vedute da parte del Governo Draghi con i precedenti due, dato che la legge delega sulla riforma porta la firma del leghista Giorgetti (Conte1) ed i decreti quelli del grillino Spadafora (Conte2).

Una riforma che trova una ferma opposizione proprio dal mondo dello sport, con Federcalcio, Federbasket, Federvolley, e Federnuoto fortemente contrarie.

Per Cosimo Sibilia, Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, “il calcio di base ha ricevuto un altro duro colpo, come se non bastassero già gli effetti terribili della pandemia. Con l’approvazione dei decreti di riforma dello sport, concepiti dal precedente esecutivo, vengono ancora una volta penalizzate le società dilettantistiche, a cominciare dall’abolizione del vincolo. Vorrei anche ricordare a chi gioisce per questa presunta rivoluzione che senza le ASD non esisterebbero neanche i lavoratori sportivi. E tutto ciò arriva mentre stiamo faticosamente creando le condizioni per far ripartire alcune delle nostre attività“.

Anche Federcalcio, Federvolley e Federbasket in un comunicato congiunto fanno notare come “l’abolizione del cosiddetto “vincolo sportivo” e la nuova disciplina relativa al “lavoro sportivo”, comportino gravi ripercussioni ai danni delle società sportive che abbiamo il dovere di tutelare.