Palio di Legnano a settembre, si deciderà a maggio

Radice: «La ripartenza della città passa anche da questa manifestazione».

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    LEGNANO – Il mese di maggio è tradizionalmente il mese del Palio di Legnano, ma nel 2021 sarà invece il mese della decisione se correrlo oppure no. E’ quanto infatti è emerso dalla riunione, tenutasi nella serata di venerdì 23 aprile, del Comitato Palio, che ha stabilito che ogni decisione sulla scelta definitiva se mettere in campo l’edizione 2021 il prossimo 19 settembre oppure rinviare di un altro anno dovrà essere presa entro maggio.

    Da parte di tutti gli attori, Comune di Legnano, Collegio dei Capitani e delle Contrade e Famiglia Legnanese, è stata espressa la ferma volontà di ripartire, pur coscienti del fatto che al momento la situazione pandemia sta ancora lasciando aperti grandi interrogativi e grandi incertezze.

    Dalla riunione del Comitato Palio è infatti emerso che la situazione del budget vede al momento, nonostante i tagli già decisi, uno sbilancio di circa centomila euro, dovuta ai mancati incassi allo stadio per la prevedibile e necessaria capienza ridotta ed all’altrettanto prevedibile il minore apporto degli sponsor, legato alla difficile situazione economica.

    L’amministrazione, nonostante le incertezze, farà la sua parte confermando il contributo dato ogni anno alla manifestazione – sono state le parole del Sindaco Lorenzo RadiceAdesso serve uno sforzo per cercare nuove risorse. Quello che chiediamo alla città è di sostenere il Palio: quello di quest’anno non è un Palio di serie B, ma semplicemente un Palio diverso, sia per la corsa sia per gli eventi culturali e storici. In ogni caso vogliamo fare in modo che sia un Palio unico, un Palio che ci ricorderemo a lungo. Comprendiamo perfettamente la situazione critica attuale, ma sostenere questa manifestazione e permettere alle contrade di risollevarsi significa rispondere a un bisogno di ripartenza della città che passa anche dal Palio“.

    L’appello che lanciamo agli sponsor e ai donatori, è di sostenere una manifestazione che è una delle espressioni più caratteristiche della nostra città – hanno dichiarato il Gran Maestro Giuseppe La Rocca e il Presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi – Il Palio rende unica Legnano; in un frangente di difficoltà è il momento di dimostrare l’attaccamento alla nostra storia, alle nostre tradizioni e a un mondo, quello delle contrade, che ha un’enorme valenza sociale per la nostra città“.

    Il Comitato ha scelto l’immagine ufficiale del Palio di quest’anno, tra le proposte già elaborate nel 2020 e illustrate dal Cavaliere del Carroccio Riccardo Ciapparelli. Sono state inoltre confermate le manifestazioni per l’ultimo fine settimana di maggio, quello che avrebbe dovuto vedere lo svolgimento canonico della manifestazione.

    Porteremo il Carroccio in Piazza e, compatibilmente con quello che la situazione pandemica permetterà, vorremmo farlo conoscere e apprezzare con visite guidate – ha spiegato l’Assessore al Palio Guido Bragatomentre in altri punti della città sarà creata l’atmosfera paliesca con bandiere di contrada e immagini. Non sarà un palio a pieno regime quest’anno, ma di certo è un palio che torna a muoversi. E questo è di grande importanza per Legnano“.

    Resta però aperto un altro punto che a nostro parere non è da sottovalutare: se non si darà, da parte del Governo, l’autorizzazione alla riapertura dei centri di aggregazione, come faranno le otto Contrade ad affrontare le spese per il prossimo Palio senza la possibilità di organizzare gli appuntamenti che normalmente rappresentano la più importante fonte di sostentamento economico di queste realtà? Una sfilata, seppur in forma ridotta, e la corsa portano alle casse delle Contrade uscite non indifferenti, ma senza le necessarie entrate, come potranno sostenerle?

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