Siena e Legnano con lo stesso patron, ma qualcuno in Toscana ha paura

Situazione preoccupante o solo ironia senese?

LEGNANO – I tifosi del Siena non hanno legato con Patron Montanari e l’acquisizione di quest’ultimo del Legnano calcio dalle parti della Toscana non è stata vista con occhio benevolo, anzi.

I risultati poi dei bianconeri col 4-0 di Reggio Emilia hanno fatto saltare i nervi a qualcuno del tifoso organizzato che sta calcando adesso la mano temendo il peggio per le casse della società.

Di riflesso qualcosa arriva anche a Legnano. La vignetta sul sito dei fedelissimi Siena è emblematica in tal senso così’ come emblematiche sono state le parole di Claudio Mangiavacchi, l’ex vicepresidente del Siena che ha voluto rispondere alle parole del numero uno della società bianconera in una intervista alla Gazzetta di Siena.

“Quando io ho cominciato, Montanari non sapeva nemmeno dove stava la città di Siena. Non ho mandato nessun messaggio a Ferroni, ho scritto a un mio amico esprimendo un’opinione da tifoso. Non sono in silenzio stampa, quindi posso parlare liberamente dicendo ciò che voglio”.

Su diesse Salvini  “Sapevo che Salvini aveva problemi fisici e aveva mandato un certificato medico. Ma sono parecchi giorni che non riesco a mettermi in contatto con lui. Da come si evolve il mercato del Siena c’è una situazione che fa comodo a tutti. Se Salvini rimane malato, il presidente, insieme a Pagliuca e Ferroni, potrà decidere il mercato. Salvini è una persona di grande spessore, tecnico e umano, aveva creato un orologio svizzero. Non credo ci sia la mano di Salvini dietro la mancata convocazione di Silvestri e Crescenzi, perché è una persona intelligente e bisogna essere stupidi per rovinare un progetto che stava funzionando”.

Su mister Pagliuca “Non sono dentro lo spogliatoio. Mi giungono notizie che non c’è un bel dialogo in questo momento. Ma dipende dal clima stesso che c’è lì dentro. Vivere in un clima sereno è un conto, vivere così è un altro. I risultati vengono anche dalla situazione che si è creata. Il silenzio stampa fa comodo a tutti, nessuno parla e chi lo fa viene punito. Non si viene a sapere nulla e tutto resta nascosto. Come ha detto Nicola Natili dei Fedelissimi, la società viene messa in un cassetto e chiusa a chiave. Però a forza di gonfiare può esplodere qualcosa”.

Sul rapporto con la città: “La società non fa niente per andare incontro ai tifosi, nessuno è andato all’inaugurazione della nuova sede dei Fedelissimi. Vedo anche un bel rapporto con le istituzioni, sbaglio? Il presidente sta allontanando tutta la gente di Siena dalla società. La Ricci bus non trasporta più la squadra. So che Ricci si era lamentato più volte perché non riscuoteva, probabilmente poi è stato pagato troppo e ha scelto di andare via, no?”.

Sul rischio fallimento: “Mi auguro di no. È un momento particolare e difficile da gestire. Ritengo che l’unica possibilità che ha il Siena di arrivare in fondo è che torni il direttore Salvini, altrimenti ci saranno grossi problemi dentro e fuori la squadra. Ma è una mia opinione. Per quanto riguarda la situazione economica, sono confortato dall’intervento di mister Pagliuca, che ha detto che non si sono problemi. Mi fido di lui, quindi non ho motivi per non essere positivo. Comunque sia, il tempo sarà galantuomo”.

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