Sannino: “L’Arconatese è corretta e chi si sente in pericolo dovrebbe prendere il valium”
0
Il presidente oroblù non accetta le critiche mosse dall’Accademia BMV
ARCONATE – Non sono piaciute al presidente dell’Arconatese, Alfonso Sannino, le esternazioni social da parte dell’Accademia BMV che ha attaccato senza mezzi termini l’Arconatese sulla questione delle giovanili e sui metodi adottati dagli oroblù per convincere i piccoli tesserati a cambiare casacca.
“Intanto tengo a precisare che tuteleremo nelle sedi opportune la nostra immagine. Poi vorrei dire che negli anni siamo stati sempre corretti e non accettiamo che qualcuno venga a farci la morale. Se un ragazzo vuole cambiare squadra lo fa e basta e non ha bisogno delle società che spingono da dietro o convincono la famiglia. L‘Accademia BMV probabilmente ha il dente avvelenato perchè noi ci alleniamo nel loro paese e ci vede come un pericolo“.
Sulla questione delle promesse legate al professionismo: “Non sappiamo chi possa dire queste cose. Noi sappiamo solo che coi ragazzi stiamo lavorando bene da anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Fra poco iniziamo con la prima squadra i playoff che per noi sono un risultato enorme”.
Sugli investimenti futuri: “Siamo stati costretti a lasciare Arconate con le giovanili per le questioni note di spazi. Adesso stiamo investendo altrove con molto sforzo. Siamo una società viva che non vuole assolutamente essere scorretta con gli altri e tutto ciò che facciamo è alla luce del giorno!”
“Anche noi, come tutti, in questi anni abbiamo visto andare via tanti ragazzi, rispettandone le decisioni. Nonostante ciò con impegno e abnegazione negli ultimi tre anni abbiamo triplicato il nostro numero di iscritti e possiamo ora vantare due campionati regionali. Facciamo tutto questo perché crediamo nel nostro settore giovanile e nel calcio”
“Chi come la BMV mostra questo tipo di sentimenti nei confronti di una Società adiacente -io credo- dovrebbe assumere , anche a modiche dosi, qualche confezione di Valium, al fine di placare la manifesta nevrosi che pare assillare l’animo di chi insinua in modo gratuito queste parole”
