Moderna Legnano rimane in Serie A1 nella Top 12 italiana

Il team della Città del Carroccio ancora tra i migliori d'Italia

FERRARA – Fregiarsi di ospitare una finale di campionato della massima divisione è gran cosa, soprattutto se per la città ospitante è la prima volta in assoluto. Sabato 16 marzo è Ferrara, perla del Rinascimento italiano sotto il casato degli Estensi a fare gli onori di casa, accogliendo le migliori squadre d’Italia impegnate nella quarta ed ultima tappa di campionato.

La Moderna Legnano schiera di nuovo le due Senior Anna Carla Stucchi, Elena Varallo e la russa Ekaterina Vedeneeva. Nella rosa, pronte in riserva, tutte e quattro le Junior: Giorgia Asturi, Daniela Colella, Claudia De Silvis e Chiara Piazzese.

Per le ginnaste del Carroccio è Elena a calcare per prima la pedana con la fune, 14,450 il suo punteggio. Anna al cerchio chiude con 14,400. E’ la volta di Ekaterina, atleta russa che calca pedane di tutto il mondo. La sua prestazione, forse, è leggermente al di sotto delle precedenti. Il suo punteggio 16,350 non la soddisfa appieno.

Rientra Anna alle clavette. Ottiene 15,100 nel penultimo attrezzo di routine.  Chiude Elena al nastro, il suo è l’ultimo punteggio di gara per le legnanesi 14,650.

Si ricomincia a respirare. Sono stati attimi di forte emozione per la curva del tifo legnanese presente, soprattutto subito dopo il conteggio del risultato totale di squadra. Mancano ancora sei squadre, ma già tre sono alle spalle, la salvezza è già matematica … Si resta in A1!

La Moderna si piazza ottava in classifica generale con 299,950 punti, mettendo dietro quattro squadre di tutto rispetto, nell’ordine, Eurogymnica Torino, Virtus Gallarate, Falciai Arezzo e Pontevecchio Bologna, di cui le ultime tre retrocedono in A2.

A fine gara, la passeggiata della squadra avvolta dal calore delle famiglie, dagli sguardi fieri e sereni della direttrice tecnica Elisa Porchi e del Presidente Claudio Malamisura, che si snoda tra i vicoli della storia avvolti da una luce ambrata ha un qualcosa di speciale. Tutti allo stesso tavolo a brindare, un brindisi che ha un gusto magico, quello di essere consapevoli che il lavoro impostato fino a qui è stato di valore.

C’è da rimettersi all’opera con rinnovato entusiasmo, il vivaio è lì da coltivare, pronto a lavorare fianco a fianco con le ginnaste più grandi ed esperte che sono state da sprone ed esempio. Un gran bell’esempio da seguire.