Olona, parte l’inquinamento “legalizzato” foto

Iniziano i lavori al depuratore di Canegrate e l'acqua diventa marrone e puzzolente

PARABIAGO –  Acqua marrone e puzzolente. C0sì doveva diventare il fiume Olona e così è stato. Sono iniziati i lavori nel depuratore consortile e lo scarico di 151,800 abitanti è finito direttamente nel fiume.

Depuratore di Canegrate

Sarà così per i prossimi 12 giorni in cui i lavori continueranno all’interno del sito canegratese.

Stamattina i sindaci di Nerviano e Parabiago insieme ad altri tecnici ed esponenti politici sono andati a verificare le condizioni del fiume a valle nelle zona del Mulino Rancilio e in quella della ex Mep Marazzini.

Acqua torbida, puzza e colore marrone.

Verso le 9,30 il consorzio Villoresi ha dato una mano al fiume Olona facendo entrare acqua del canale per aumentare la portata del fiume stesso. A Nerviano la situazione è così migliorata.

Sergio Parini, ex sindaco di Nerviano ed attuale esponente politico di opposizione in comune, ha scritto: “Stamattina ricognizione lungo l’Olona, prima in zona Cascinette, a monte del depuratore di Canegrate l’acqua dell’Olona si presenta limpida, poi all’isolino di Parabiago la situazione è evidentemente cambiata. Incontro all’Oasi di pace e bellezza (ponte MEP) i sindaci di Parabiago e Nerviano in corso di sopralluogo allo sbocco del collettore che apporta nell’alveo l’acqua depurata (non più da oggi e per due settimane…) ed insieme ci rechiamo allo sfioratore a monte dell’isolino, dove appare in tutta la sua drammaticità la qualità dei reflui che si stanno sversando in Olona. Per dare un metro di paragone, le due foto rappresentano la roggia che passa a pochi metri dallo sfioratore (con acqua presa prima dello scarico) e l’acqua che fuoriesce dallo sfioratore non depurata… e le “Istituzioni” si sono limitati a porre come prescrizione quella del periodo di piena? Che poi per chi conosce il regime idrico dell’Olona, la piena esiste solo quando ci sono acquazzoni… Verificare soluzioni tecniche alternative no? Informare i cittadini di quanto si stava prospettando no? Agire con atti formali (diffide ed ordinanze) no? E poi:un iter del genere non è sottoposto a Conferenza di Servizi, quantomeno per il fatto che l’impianto è a Canegrate e lo scarico a Parabiago? E adesso, dopo aver assistito alla genuflessione dei sindaci di fronte a CAP Holding e agli “stracci che volavano” fra i primi cittadini di Parabiago e Canegrate, ci becchiamo comunque questa fogna a cielo aperto per due settimane. Che situazione grottesca!”.