Coronavirus, è uno sportivo il primo contagiato in Italia

L'uomo, residente a Codogno (LO), dopo il possibile contagio ha corso due gare podistiche e preso parte ad una gara di calcio

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CODOGNO (LO) – Cominciano a filtrare notizie sulle attività svolte nelle ultime settimane dal 38enne di Codogno, in provincia di Lodi, dopo il suo contagio.

Stando a quanto riferito da Sky TG 24, l’uomo, che vive nella cittadina lodigiana e lavora alla Unilever di Casalpusterlengo, è uno sportivo appassionato di corsa e di calcio.

Dopo il suo possibile contagio, avvenuto probilmente tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio entrando in contatto a cena con un amico appena ritornato dalla Cina (ed ora in isolamento al Sacco di Milano dove è risultato negativo ad un primo test), l’uomo (che fa parte del Gruppo podistico di Codogno) avrebbe partecipato il 2 febbraio con altri 18 podisti ad una corsa a Portofino, mentre il 9 febbraio avrebbe partecipato ad un’altra gara a Sant’Angelo Lodigiano.

Sempre secondo quanto riportato dal canale televisivo satellitare, sabato 15 avrebbe partecipato ad un corso della Croce Rossa di Codogno e poi preso parte ad una partita di calcio del Campionato Amatori CSI con la squadra del Picchio di Somaglia contro i cremaschi dell’Amatori Sabbioni.

Oltre alla moglie in stato di gravidanza, uno dei contagiati sarebbe un amico con il quale l’uomo aveva praticato sport insieme.

Secondo Sky TG 24, il 38enne si sarebbe presentato la prima volta al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno il 16 febbraio, presentando come sintomi una febbre alta. Rimandato a casa, sarebbe poi ritornato lo scorso mercoledì in condizioni tali da convincere i medici ad un suo ricovero.

Le autorità sanitarie hanno inviato tutti coloro che sono entrate in contatto con il 38enne a mettersi in quarantena, restando in casa senza avere contatti con altre persone.

Chiusa a titolo precauzionale la Mae di Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, dove lavorava la persona rientrata dalla Cina con cui l’uomo è stato a cena è rimasta chiusa oggi, venerdì febbraio. Sia alla Mae che alla Unilever di Casalpusterlengo (dove lavovara l’uomo di Codogno) sono scattati i controlli sanitari previsti dal Ministero della Salute.

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