Lombardia in zona rossa? No, sì, forse….

Quando lo scorso 13 dicembre siamo entrati in zona gialla i dati erano pessimi rispetto ad oggi. Quindi perchè rossi?

MILANO – I dati di ieri non sono da zona rossa, questo occorre dirlo. Il boom di contagi che da giorni e giorni i virologi lombardi e non continuano a sottolineare, nei fatti non c’è stato. Anzi, in pochi giorni si è passati dal 13,7% di positivi su tampone al 7% di ieri segno che il contagio sta rallentando e non di poco che si considera l’arco temporale.

dati lombardia

Ma il parametro scelto dal ministro Speranza, peraltro appena modificato, è quello dell’RT che prevede oggi il passaggio automatico in rosso dopo 1,25 (prima sarebbe stato 1,50).

Secondo il ministro Speranza «l’epidemia è nuovamente in una fase espansiva, 12 Regioni e province autonome sono ad alto rischio, otto sono a rischio moderato di cui due in progressione a rischio alto e una sola Regione è a rischio basso».

Per il ministro oggi ci sarebbero 12 Regioni sulla soglia del rosso come la Lombardia.

Negli scorso 14 giorni la Lombardia ha avuto una media di 1,22, al limite quindi con la zona rossa. In questa speciale classificazione si salverebbero dalle chiusure solo Toscana e Valle d’Aosta.

Sul fronte ospedaliero diverse  Regioni hanno superato la soglia di sicurezza per le strutture sanitarie: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Umbria, Veneto, Bolzano.

Tornando alla LOMBARDIA, la regione è entrata in zona GIALLA lo scorso 13 dicembre con questi dati che sono sicuramente peggiori e non di poco, rispetto a quelli di questa settimana.

dati zona gialla

Una anomalia che qualcuno dovrebbe spiegare. Siamo entrati in zona gialla con 151 morti contro i 51 di ieri. Poi i positivi: ieri al 7% il 13 dicembre scorso al 9,1%.

Infine l’attuale netta diminuzione di terapie intensive e di ospedalizzati rispetto a dicembre che potete ben vedere dalla tabella.

Forse bisognava riaprire per le spese prima del Natale? O forse bisogna chiudere oggi per salvare la Pasqua? Perdonateci la provocazione, ma qualcuno dovrà comunque spiegare a 10 milioni e rotti di persone, DATI ALLA MANO, la disparità di trattamento in periodi diversi!