LECCO: dalla gioia per la serie B allo spettro della D

Vincerà la burocrazia?

LECCO – Incredibile quanto sta accadendo in queste ore a Lecco, società neopromossa in serie B dopo 50 anni. La burocrazia sta uccidendo il calcio e quanto avvenuto nello scorse ore ha dell’incredibile: Documentati correttamente sia l’accordo col Padova per lo stadio, sia quello col comune, dal Prefetto di Padova sarebbe pervenuto in ritardo di qualche ora il nulla-osta indispensabile allo spostamento temporaneo che adesso porterebbe il Lecco nel baratro per responsabilità non proprie.

Unico neo per la prossima stagione la necessità per qualche mese di uno stadio alternativo, in attesa che il piccolo Rigamonti-Ceppi venga sistemato. Altra tegola: la visita della commissione-stadi della Lega di serie B all’impianto cittadino lecchese, indispensabile per valutarne lo stato a norma per la serie B, non si era potuta tenere in presenza del consulente-capo della commissione:  l’ex arbitro Carlo Longhi, assente per motivi di salute. Da qui la visita non ufficiale. Senza una certificazione ufficiale, lo stadio Rigamonti-Ceppi non può essere ancora identificato come non a norma.

Il classico caos all’italiana che potrebbe portare addirittura alla cancellazione del Lecco che tornerebbe in serie D. Stasera alle 18 l’assemblea di serie B.

 

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